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186 | novella del giureconsulto. |
E con la speranza di guadagnare qualche cosa, va in fretta e in furia dalla madre del re, e dopo averla salutata cortesemente, le dice: “Signora, potete bene essere felice e contenta, e ringraziare mille e mille volte Dio: la regina ha partorito un maschio, che senza dubbio sarà la gioia e la benedizione di tutto il regno.„
Ho qui la lettera sigillata che devo portare al re al più presto possibile: se desiderate qualche cosa per vostro figlio, io sono a vostra disposizione giorno e notte.„ Donegilda rispose: “Per ora non ho bisogno di nulla: voglio solo, che tu passi qui la notte per riposare. Se avrò da darti qualche ordine, te lo darò domani.„
Il servo prima di andare a letto si bevve birra e vino senza discrezione, e mentre dormiva, briaco, gli fu rubata la lettera dalla tasca. Fu astutamente scritta un’altra lettera, imitando il carattere del Castellano, la quale dava al re una notizia ben diversa, come sentirete.
Questa lettera diceva dunque: “che la regina si era sgravata di una creatura cosí