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novella del giureconsulto. | 179 |
monio!„. E preso a recitare il nostro credo, prima che fosse sera ebbe convertito anche il Castellano, il quale cominciò a credere in Cristo.
Costui non era però il signore di questo luogo, dove aveva trovato Costanza; ma lo governava semplicemente, da molti anni, sotto il regno di Alla, re di Northumberland, uomo molto savio e dabbene come sentirete, e potente nemico degli Scozzesi. Ma ritorniamo al nostro racconto.
Satana che sta sempre pronto per ingannarci, vide tutta la perfezione di Costanza, e cercò subito il modo di farle scontare l’opera buona da lei compiuta. E fece sí che un giovine cavaliere che abitava in quella città, si innamorò di lei cosí sensualmente, che egli sentiva che sarebbe morto se non riuscisse a sfogare le sue sozze voglie.
Egli dunque le si mise intorno, ma non riuscí a nulla, perchè Costanza non volle peccare a nessun costo: allora, indispettito, pensò, per vendicarsi, di farla morire vergognosamente. Aspettò infatti che il Castellano fosse fuori del paese, e di nascosto, una