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xvi | prefazione. |
duali, le quali non avranno mai il valore di veri e proprî argomenti.
Il fatto citato dal Rossetti1 che Pierre Seigneur de Beauveau, il quale verso la fine del secolo XIV fece una traduzione francese in prosa del Filostrato, afferma in modo assoluto che l’autore del poema da lui tradotto era un poeta fiorentino, chiamato Petrarca, non porta davvero nessuna luce sul silenzio del Chaucer in quanto al nome del Boccaccio. Ed anche volendo concluderne, col Tyrwhitt e col Rossetti, che forse il Chaucer, cadendo nello stesso errore di Pierre de Beauveau, credé che delle opere del Boccaccio a lui note fosse autore il Petrarca, non si viene a capo di nulla: anzi la matassa si fa sempre piú intricata. Poiché se da una parte, cosí, si spiegherebbe il caso della storia di Zenobia2 attribuita al Petrarca, mentre si trova nel De casibus virorum etfoeminarum illustrium