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168 | novella del giureconsulto. |
l’altissimo Signor nostro di perdere la vita, prima di rinnegare la religione di Maometto.
Che vantaggio può venirne a noi da questa nuova religione, se non servaggio e sofferenze, e d’essere trascinati all’inferno per avere rinnegato Maometto il nostro creatore? Signori, dunque, mi assicurate di approvare il mio consiglio? Se lo approverete, io vi salverò in eterno„.
Tutti approvarono, e giurarono di vivere o morire con lei, e di non abbandonarla. E ciascuno prese l’impegno di fare il possibile perché i propri amici prestassero l’opera loro. La Sultana allora si mise all’impresa nel modo che sentirete, e disse a tutti queste precise parole.
“Noi fingeremo da principio di andare lieti al battesimo: tanto un po’ d’acqua fresca non ci potrà fare un gran male; ed io farò preparare tali feste e in mezzo a tanta allegria, che il Sultano, certamente, non so spetterà di nulla. Dicono che sua moglie sia la più pura e piú bianca creatura battezzata: ed io vi prometto che essa non riuscirà a lavare tutto il rosso del sangue che la ba-