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112 | novella del cavaliere. |
dall’uno dei capi un fiotto di sangue. Emilia ne rimase cosí spaventata, che per poco non divenne pazza; e non sapendo che cosa questa visione significasse, cominciò a disperarsi, e per la paura gridava e piangeva in modo da far pietà.
Intanto, mentre piangeva cosí, ecco comparire Diana con l’arco in mano, in arnese da caccia, la quale voltasi ad Emilia le disse: “Figlia, cessa dal tuo affanno; gli eccelsi Dei hanno ormai stabilito, e scritto, e confermato, con eterna parola, che tu debba sposare uno dei due giovani tebani che per te soffrono tanti affanni e tanto dolore: quale dei due, però, tu dovrai sposare, non te lo so dire. Addio, dunque, poiché io non posso più a lungo trattenermi. I fuochi che ardono sul mio altare ti faranno capire, prima che tu esca di qua, quale sia la fine di questa tua avventura amorosa„.
E a queste parole le freccie che la Dea aveva nella faretra risuonarono, ed essa scomparve. Emilia stupefatta disse: “Che vuol mai dire questo? Ahimé! Io mi metto