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novella del cavaliere. 99

Poiché in quel quadro c’era dipinto, come nelle sfere celesti, il destino di ognuno; si vedeva chi doveva essere ucciso, e chi era destinato a morire d’amore. Ma basti un solo esempio tolto dalle antiche storie, giacché non potrei ricordarli tutti neppure se io volessi.

Sopra un carro si vedeva la statua di Marte tutto armato, con lo sguardo truce e sinistro. Sul corpo gli brillavano due stelle che nelle antiche scritture sono chiamate: una Puella, e l’altra Rubeus19. Il Dio delle armi era raffigurato con un lupo, dagli occhi fiammeggianti, ai suoi piedi, nell’atto di divorare un uomo. Questa storia che si trovava lì ad onore e gloria di Marte, era un fine lavoro in matita.

Ora passiamo in fretta al tempio della casta Diana, ed io vi descriverò le caccie e gli esempi di modestia e di pudore che erano dipinti qua e là su le pareti.

Vidi Callisto addolorata, che dall’ira di Diana fu cambiata di donna in orsa, e divenne poi la stella polare. Cosí, almeno era dipinta, ed io non so dirvi altro. Anche suo