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novella del cavaliere. 91

abbia il suo destino, e non si possa lamentare. Sentite, dunque, come ho pensato di finire, una buona volta, questa avventura.

Il mio avviso, per venire ad una conclusione decisiva, senza che ci si debba piú tornare sopra, sarebbe questo, che approverete se vi piacerà. Ognuno di voi vada, oggi stesso, liberamente dove crede, senza riscatto e sicuro; ma passate cinquanta settimane da questo giorno, voi dovrete ritornare tutti e due qua, dovunque siate, portando ciascuno cento cavalieri armati di tutto punto, pronti per entrare in lizza, e venire a battaglia. Ed io sulla mia parola di cavaliere, vi prometto che chi di voi due uscirà vittorioso dal torneo, cioé abbia la fortuna di uccidere, coi suoi cento cavalieri, l’avversario, o di metterlo fuori di combattimento, avrà da me Emilia in isposa.

Farò fare in questo stesso luogo la lizza, e Dio mi salvi l’anima davvero, se io sarò un giudice equo e coscienzioso. La cosa non sarà definita, fino a che uno di voi non resti ucciso, o sia fatto prigioniero. Ditemi ora quello che pensate della mia proposta