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84 novella del cavaliere.

odio, amore, tutti, senza dubbio, sono guidati dalla mente di Dio. Dico questo a proposito di Teseo, il quale ha una passione cosí grande per la caccia, specialmente per quella del cervo nel mese di maggio, che l’alba non lo trova mai a letto; ma è sempre pronto a montare a cavallo, con tutto il suo seguito di cacciatori coi corni e i cani. Egli trova nella caccia un divertimento cosí grande, che il suo maggior diletto, la sua unica ambizione, è l’essere chiamato: la distruzione dei cervi.

Era, come ho già detto, una bella giornata, e Teseo, con l’animo giocondo e pieno di felicità, montato a cavallo con regale pompa, se ne andò a caccia insieme alla sua bella Ippolita e ad Emilia, che indossava un bellissimo abito verde. E s’incamminò verso un piccolo bosco, lí vicino, dove gli era stato detto che c’era un cervo. Quindi si spinse avanti per una pianura, dove seppe che l’animale era solito fuggire presso un ruscello, e seguitò ancora la sua strada in quella direzione. Il duca lo seguí una o due volte, sguinzagliando i cani, che