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44 | novelle di canterbury. |
goccia di birra e una goccia di vino, se chi si rifiuta di obbedirmi non farà per tutti le spese del viaggio!
Signor cavaliere, mio padrone, qua anche voi a fare al conto,64 poiché ho stabilito che decida la sorte chi deve essere il primo a raccontare. Anche voi, sora Madre priora, venite qua; e voi signor chierico, siete pregato d’essere un po’ piú svelto, e di non pensare ora ai libri. Avanti, giú la mano tutti„.
In un momento tutte le mani si schierarono, e per non farla tanto lunga (fosse fatalità o caso, o quel che si voglia), la sorte cadde sul cavaliere, con gran piacere di tutta la brigata. E cosí gli toccò a raccontare pel primo la sua novella, secondo quello che di comune accordo era stato stabilito, come già sapete. Quel buon diavolo del cavaliere, in fine, quando vide che toccava a lui, da uomo savio, e sempre pronto a mantenere la sua parola, disse: “Ebbene, se devo essere io il primo, tanto meglio: sia lodato Dio, che è toccato proprio