Io veder vago peregrini regni Entrai con gl’altri; il navigar lontano 30Era à punto il miglior de miei disegni;
Alc. Ferocissimo cor; sul mare insano Lunge peregrinar? grande ardimento; 33Me per compagno spereresti in vano; Su per l’onde non è lo stesso vento Che sù per l’aia; che camin t’avvenne? 36Incontrasti ventura à tuo talento?
Ami. Lieti talhor con incrociate antenne Quasi volammo sopra il mar; tal’hora 39Non picciola procella si sostenne; E pur colà donde esce fuor l’aurora Fummo sentiti, e vi lasciammo in pene 42Il popol rio, che Macometto adora; Tutte predammo le nemiche arene; Ma quanti de Cristian sul mar errando 45Furo tratti per noi d’aspre catene? Lassi, che schiavi, e de la patria in bando Mirando darsi à cara libertate 48Voce altra non mettean, che Ferdinando; Ho corso in guisa tal più d’una estate; Veduto ho varie terre, e varia gente 51Hor mi ritorno a queste piagge amate. Ma dimmi tù, come felicemente Menate i giorni? ancora vive Alfeo? 54Che soleva cantar sì dolcemente; Arde più di Mirtilla Alfesibeo? Che fa Dameta, che fra noi pastori 57Era quasi uno antico Melibeo?