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[202] Buona e mala fama. Onori e lodi 53

e tutto il genere esornativo sarà riserbato ai mediocri. Che assurdo!”» — Tuttavia l’epigrafe, quando s’abbia riguardo che par fatta per vendicare Niccolò dall’onta del machiavellismo, si troverà gonfia ma non sproporzionata. Nè la è aliena dal sapore rettorico del secolo decimosesto. In San Marco a Firenze, sulla tomba di Giovanni Pico della Mirandola si legge:

Iohannes jacet hic Mirandula; cætera norunt
Et Tagus et Ganges: forsan et Antipodes.

E il Pontano, nell’elegia in morte del Marullo:

Nil praeter nomen tumulo.

E finalmente nel monumento eretto in Roma nel convento de’ Santi Apostoli a Michelangelo Buonarroti, in memoria del breve tempo che la salma di quel grande fu quivi ospitata: Michæl Angelus | Bonarrotius | sculptor pictor architector | maxima artificum frequentia | in hac basilica SS. XII. Apost. F. M. C. | XI. Cal. Mart. A. MDLXIV elatus est | clam inde Florentiam translatus | et in templo S. Crucis eorumd. F. | V. Id. Mart. ejusd. A. conditus | tanto nomini | nullum par elogium. Sotto la statua di Marcello Virgilio in Firenze nella chiesa de’ Francescani al Monte:

....hanc statuam pius
Erexit haeres, nescius
Famæ futurum, et gloriæ.
Aut nomen, aut nihil satis.


E nell’epitaffio che Filippo Strozzi compose per sè stesso, nel caso fosse morto e seppellito in patria, si licebit hoc tempore, leggevasi: «Philippo Strozzae. Satis hoc, cætera norunt omnes.»

202.                 Alone with his glory.1

È in un verso in The Burial of Sir John Moore, ballata di Ch. Wolfe, ed è pur questa frase altamente superba. Più modesta, ma dignitosa sempre, è l’altra:


  1. 202.   Solo con la sua gloria.