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796 | Chi l’ha detto? | [2218-2221] |
e di una puerilità umoristica senza confini. Forse anche peggiore dell’orme troppo famose è il non meno famoso
2218. Raggio lunar del miele.
Sicuro! Quando i congiurati sorprendono Renato con la moglie nel campo abbominato (a. II, sc. 5), hanno la faccia tosta di cantare:
Ve’ se di notte qui colla sposa
L’innamorato campion si posa,
E come al raggio lunar del miele
Sulle rugiade corcar si sa!
2219. Il metodo senza metodo.
è frase che nacque da una graziosa commediola in un atto di Francesco Coletti intitolata Il maestro del signorino, dove ci si presenta un disgraziato precettore, il quale, appena gli se ne offra il pretesto, espone i suoi criteri d’insegnamento con una cicalata di questa sorta: «Per la istruzione io tengo un metodo, direi quasi senza metodo. Il colpo d’occhio e il criterio mi servono di guida, e secondo il bisogno provvedo. Per me il giovane è un campo d’esperimento, è una caldaia a vapore, della quale si deve prima di tutto provare la capacità e resistenza, e perciò io credo necessario di fargli apprendere nel tempo stesso a nozioni generalissime, leggere, scrivere, aritmetica, lingua francese, inglese, greca, disegno, mitologia, geografia, declamazione, fisica, ginnastica, filosofia, chimica, osteologia, e, per secondare l’attuale tendenza per le cose antiche, gl’insegno anche la storia. Il giovanetto, trovandosi colmo, senza saper come, di tanta indefinita erudizione s’inorgoglisce; allora io lo umilio col dimostrargli, con un metodo mio particolare, ch’egli non sa nulla.»
Ecco ancora due gemme del repertorio ferravilliann:
2220. Quelli che si risparmiano sono tanti meno spesi.
riflessione giustissima, benchè non troppo profonda, dello zio Camola nel vaudeville Bagolamentofotoscultura di Napoleone Brianzi (sc. 10), già ricordato al num. 2052: e
2221. Lo spavento del malvagio dev’essere combinato coll’innocenza del colpevole.