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[2200] | Sfarfalloni | 785 |
E in fine all’opuscolo, tra alcune varianti a questa epigrafe, c’è perfino questa che in vece del Trojo eccidio maloroso, si può dire Troja deplorabile pernice!
Ma l’epigrafe proprio non è del Fioresi di cui non porta nè la firma nè le iniziali: e d’altra parte l’ultima avvertenza lo lascia più o meno chiaramente intendere. Una burlesca recensione dell’opuscolo pubblicata in una rivista del tempo dice esplicitamente che si tratta di un’imitazione dello stile del Fioresi dovuta ad autore anonimo: ed il Fiacchi nel libro citato l’assegna senz’altro al buon Salvatore Muzzi. famoso epigrafista davvero.
2200. Margherita e suo marito.
Paolo Campello della Spina, in certi suoi Ricordi stampati nella Rassegna Nazionale del 16 luglio 1913 (vol. CXCII, pag. 781) ricorda il famoso inno composto nel 1871 da Biagio Placidi, allora assessore della pubblica istruzione del comune di Roma, da cantarsi per il primo anniversario del Plebiscito di Roma (2 ottobre) dagli alunni delle scuole elementari, e di cui molti versi sono rimasti più che nella cronaca, nella storia:
Margherita e insieme Umberto
Che d’impavido soldato
Diede prova nel quadrato
Ed al qual di star non duole
Alla polvere ed al sole.
. . . . . . . . .
Viva dunque il Plebiscito,
I Ministri Italia e il Re,
Margherita e il suo marito
Che dei prodi ha il cuor la fe’.
Ma de’ plausi il fior si vuole
Cui moltiplica le scuole
Chè non germina possanza
Terra ingombra d’ignoranza.
Questo sarebbe secondo il sig. Campello, il testo genuino alterato nelle ristampe abusive. Il fatto è confermato nelle memorie di Giuseppe Manfroni, il famoso commissario di polizia di Borgo (Sulla soglia del Vaticano, vol. I, Bologna, 1920, pag. 84) il quale dopo aver riportato alcuni dei versi più singolari, con lezione al-
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