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[2178-2182] | Scherzi, motteggi, frasi giocose | 775 |
2178. Au demeurant le meilleur fils du monde.1
Così Clément Marot (1495-1544), nella Épitre au roi François Ier pour avoir été dérobé (v. 12), parlando del suo servo, un valet de Gascogne, che dipinge come un vero avanzo di galera e che lo aveva derubato.
2179. Voilà bien du bruit pour une omelette!2
Si narra, non so con quanta verità, che Jacques Vallée sieur Des Barreaux (1602-1673), consigliere al Parlamento parigino, e più noto come libertino e incredulo incorreggibile, che come poeta, avendo dato in un venerdì santo convegno ad alcuni suoi compagni di dissolutezze in un’osteria di St.-Cloud, ordinò una frittata col prosciutto. Mentre si mettevano a tavola per mangiarla, scoppia un violento uragano, i tuoni incessanti fanno tremare la casa: Des Barreaux si alza, apre la finestra, e getta fuori la frittata, esclamando: Voilà bien du bruit là-haut pour une omelette! (Tallemant des Reaux, Historiettes, ed. 1840, to. IX, pag. 137).
2180. ....Ce n’est rien.
C’est une femme, qui se noie.3
La femme noyée, v. 1-2).
2181. Allons, saute, marquis.4
ritornello di un monologo recitato da un avventuriero, sedicente marchese, nella commedia Le Joueur (a. IV. sc. 7) di Jean-François Regnard (1655-1709).
2182. Piglialo su, signor Monsù.
Nel Monsieur di Pourceaugnac, di Molière, il primo atto finisce (sc. 16) con quella esilarante scena che i francesi chiamarono Cérémonie. Un consiglio di medici, dopo aver dichiarato che