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[2162-2165] | Scherzi, motteggi, frasi giocose | 769 |
2162. L’è tanta ciara!1
Così Don Malachia nella citata Class di asen, scherzo comico di Edoardo Ferravilla}} (sc. 9). Queste parole non si trovano nel libretto a stampa; ma il povero Sbodio, che sosteneva di solito quella parte nella primitiva compagnia Ferravilla, le diceva sempre, nel rispondere a Bussola che vuole prevenirlo nelle interrogazioni.
2163. Adagio nelle voltate.
uscita comica, soprattutto per il sottinteso equivoco, che Edoardo Ferravilla}} nella parte del Signor Pancrazio dice nello scherzo comico da lui stesso composto, La luna de mel del sur Pancrazi (parodia della Luna di miele di Cavallotti) nella scena sesta, lasciando la moglie sola con l’innamorato.
Dal teatro melodrammatico, che dà lavori di fama più consistente e duratura dei lavori drammatici, e che vede più facilmente diventar popolari i suoi versi, poichè intiere generazioni corrono a sentirli e risentirli senza stancarsene, trarremo al solito un maggior numero di citazioni.
I versi
2164. Bella coppia, il ciel vi guardi,
Ritiratevi che è tardi....
che sono rimasti anche oggi nella tradizione a Napoli e si ripetono comunemente e napoletanescamente per canzonatura delle brutte coppie, sono due versi del libretto del Girello, dramma musicale burlesco, che fu in gran voga per quasi trent’anni nella seconda metà del seicento, e di cui l’Ademollo ha scritto la storia, provando che autore della poesia, e forse anche della musica, fu Filippo Acciajoli e che il dramma fu rappresentato per la prima volta a Roma nel carnevale del 1668.
2165. Una volta c’era un re,
Che a star solo s’annoiò.
Cerca, cerca, ritrovò,
Ma il volean sposare in tre.
- ↑ 2162. È così chiara!
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