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[2146] Scherzi, motteggi, frasi giocose 763


2146.                  La vispa Teresa.

è il primo verso di una notissima poesiola per fanciulli, intitolata La Farfalletta, di cui quasi tutti i versi sono famosi, ma specialmente i primi

               La vispa Teresa Avea
               tra l’erbetta
               Al volo sorpresa
               Gentil farfalletta

e l’ottavo

               L’ho presa, l’ho presa!

Naturalmente si ripetono e si citano facetamente, senza che ciò implichi scherno alla poesia in sè che è garbata e ben adatta alle ingenue menti dei bambini. Come succede di tutte le poesie molto note, nessuno più ricorda il nome dell’autore che è Luigi Sailer (1825-1885), buon scrittore di cose educative e didattiche, manzoniano fervente, che fu rettore del collegio Calchi-Taeggi in Milano, sua città natale e poi professore di lettere alla Scuola Militare di Modena. Si veda una biografia di lui, forse dettata da lui stesso, nella prima ediz. (1879) del Dizionario biogr. degli scritt. contemp., diretto da Angelo De Gubernatis, pag. 1244. e alcune commosse pagine di Franc. D’Ovidio nel volume: Rimpianti (Palermo, 1900), pag. 246 sgg. Non è facile risalire alle prime stampe di questa poesiola, poichè le vecchie edizioni dei libri per fanciulli diventano rapidamente rarissime, più di qualunque prezioso incunabulo, anzi introvabili, per ragioni intuitive. Credo che essa comparisse per la prima volta nel volume L’Arpa della Fanciullezza, componimenti poetici per bambini dai 5 ai 10 anni, raccolti e ordinati da Luigi Sailer, Milano 1865: non ho veduto questa prima edizione, ma nella seconda che è del 1869, la poesiola è ripetuta e dall’indice appare che essa non era di quelle aggiunte nella ristampa. La poesia nelle prime edizioni presenta qualche lieve variante dal testo che oggi comunemente corre per le scuole, p. es. gli ultimi versi così suonano:

               Teresa pentita
               Allenta le dita:
               «Va, torna all’erbetta
               Gentil farfalletta».