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[2137] Scherzi, motteggi, frasi giocose 759


Il sonetto fu pubblicato nella P. I. dell’Enciclopedia poetica dell’Artale (di cui la prima ediz. è del 1658, ma la ediz. migliore è quella di Napoli, Bulifon, 1679: ved. a pag. 7); ed è anche riprodotto nella raccolta di Lirici marinisti, a cura di Benedetto Croce (Bari, Laterza, 1910), a pag. 453.

2137.   Il can danzando con tre cagnolini,
     Il gatto allegro con cinque gattini.

Grande celebrità ebbero verso la fine del secolo XVIII e nella prima metà dello scorso centennio, certe pie Canzonette marinaresche sopra le principali festività della Madonna, composte in endecasillabi a rima accoppiata da un gesuita novarese, il P. Girolamo Torniello (nato nel 1694), predicatore valoroso e noto anche quale autore di un sonetto bilingue (ossia latino e italiano al tempo istesso) in lode di Maria che comincia:

Vivo in acerba pena in mesto orrore.

Queste canzonette, che furono più e più volte ristampate, parvero allora soavissime e festevolissime; ma oggi sono la cosa più amena che immaginare si possa. È nella quinta canzonetta sulla festività della Visitazione che descrivendosi il giubilo generale in casa di S. Elisabetta per la insperata visita della Madonna si aggiunge questa ingenua pittura, che è rimasta famosa:

     Il can danzando con tre cagnolini,
          Il gatto allegro con cinque gattini.
     E l’agnelletto coperto di gigli,
          E quattro chioccie con tutti i lor figli;
     Chi latra, o miaula, chi crocchia, chi bela
          Ma senza strido, ma senza querela, ecc.

All’universale esultanza si unisce perfino.... il feto che sta ancora nel ventre di S. Elisabetta, poichè

     Giovanni intanto nel seno materno
          Già più non cape pel giubilo interno,
     E va cercando per ogni cantone,
          Se trova modo d'uscir di prigione
          .   .   .   .   .   .   .   .   .
     E danza e balza per nascergli appresso
          E fa danzare la madre con esso.