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[2124-2127] | Apostrofi, invocazioni, imprecazioni | 753 |
2124. Geet thee to a nunnery!1
così Amleto a Ofelia.
2125. Alas, poor Yorick!2
L’umorista Lorenzo Sterne, il quale aveva preso come pseudonimo letterario il nome del buffone aulico danese Yorick compianto da Amleto, voleva far riposare le sue ossa nel camposanto della propria parrocchia, senz’altro epitaffio che le tre parole indicate di sopra, ma essendo morto a Londra nel 1768, fu colà sepolto con altra epigrafe.
2126. Remember.3
fu l’ultima parola detta da Carlo I d’Inghilterra sul patibolo, un momento prima di piegare il collo sul ceppo, rivolgendosi al vescovo Juxon che lo assistè negli ultimi momenti. E poichè si suppose che sotto quella parola si celassero gravi arcani di stato, furono fatte molte insistenze presso il prelato affinchè la spiegasse. Ma il Vescovo disse soltanto che il re gli aveva raccomandato più volte d’inculcare a suo figlio il perdono de’ suoi persecutori, e che anche nell’ultimo istante della sua vita volle reiterare quel suo voto magnanimo. Vedi, con altri storici, Hume, History of England, cap. LIX. La parola famosa si ritrova, con contorno romanzesco, nel libro di Dumas padre, Vingt ans après, cap. LXXI.
2127. Apriti, Sesamo!
è rimasto nella tradizione volgare come lo scongiuro cabalistico impiegato per aprire la porta della caverna nella notissima novella di Alì Baba e dei quaranta ladri, che è divenuta popolare in Europa dopo la traduzione francese delle Mille e una notte fatta dal Galland, il quale, avendo portato a Parigi sulla fine del secolo XVII
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