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746 Chi l’ha detto [2094-2095]


voia, venerata come santa dopo la sua immatura morte (1836), ne fece soggetto di certi versi devoti, pur troppo non altrettanto belli, da lei scritti in un libretto ascetico che spesso aveva per le mani:

     Benchè io sia sana, ricca e bella — e poi?
     E che io possegga argento ed oro — e poi?
     E che io comandi molti servi — e poi?
     E d’ingegno e saper sia sola — e poi?
     E di fortuna in alto posta — e poi?
     E che mille anni il mondo goda — e poi?
     Presto si muore, e nulla resta — e poi?
     Servi a Dio solo, e tutto avrai dappoi.

Ma assai più singolare parrà a noi, non santi, il bizzarro complimento, di sapore veramente romanesco, che Filippo soleva fare alle persone che più amava: «Possa tu essere ammazzato.... per la fede di Gesù Cristo!» E lo disse una volta anche a papa Gregorio XIV (Capecelatro, op. cit., lib. II, cap. XII).

2094.   Ora e sempre.

fu il motto della Giovine Italia, società segreta politica fondata da Giuseppe Mazzini sul principio del 1832, come la pianta simbolica ne era il cipresso, dal verde perenne. Lo si trova anche nella formula del giuramento da prestarsi dagli inscritti in quella società: vedi gli Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini (Ediz. nazionale), vol. II (Politica, vol. I), pag. 54. Ma il miglior commento a questa frase è nelle nobili e commosse parole che il Mazzini stesso scriveva alla madre da Londra il 14 giugno 1838 (ediz. citata, vol. XV: Epistolario, vol. VII, pag. 25): «In un altro genere d’affetto, ho dato il cuore alla mia povera e buona Giuditta [Sidoli] e non ho mai sognato di ritoglierlo: il mio motto così nella vita individuale come nella politica è l’‘ora e sempre’. Quando ho dato, ho dato: quando ho detto: amo, è per sempre: riamato o solo.»

Il famoso:

2095.   Pentiti, don Giovanni!

è l’ammonizione che la Statua del Commendatore fa al dissoluto don Giovanni Tenorio. In questa forma precisa si trova nel Convi-