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[2048-2050] Modi proverbiali e similitudini 733


cosa. Dice l’Arlìa nelle Voci e maniere di lingua vera (Milano. 1895), pag. 245, che «questa locuzione ebbe origine da una commedia di Luigi Del Buono dove due col nome di Pandolfo (l’uno vero, l’altro falso) si contrastano circa a un’eredità».

2048.             Largo al factotum
          Della città.

(Il Barbiere di Siviglia, parole di Cesare
Sterbini, musica di Rossini, a. I, sc. 2).

come pure vanno citati gli altri versi della medesima cantafera:

               Tutti mi chiedono,
               Tutti mi vogliono.

Dall’opera stessa, che è forse la più popolare del nostro teatro, traggo anche le frasi seguenti:

2049.   Non son poi di quei babbioni
     Che si fanno infinocchiar.

(a. I. sc. 8).

e dirò qui per incidenza che questo vocabolo di babbione prende origine dal nome del protagonista di una commedia latina molto conosciuta nel Medio Evo, e di cui l’erudito inglese Thomas Wright ha pubblicato un buon testo nel 1838. La Commedia Babionis sembra sia stata composta verso la fine del secolo XII. Babione, prete pagano, ammogliato, alleva con sè una giovinetta sua pupilla, chiamata Viola, e l’ama segretamente, ma trema dalla paura che il suo amore sia scoperto, al punto che dà dei buoni bocconi ai cani, in presenza dei quali ha disfogato la sua passione, perchè non ne raccontino nulla. Per cui la sciocchezza di questo individuo passò in proverbio: e un dettato francese del cinquecento che si legge nel Jardin de récréation di Gomès de Trier, e conservatoci dal Le Roux de Lincy 1nel Livre des proverbes français (2a ediz.. to. II. pag. 26) dice:

               Qui baie sans son
               Ressemble Babion.

2050.             Guarda Don Bartolo!
               Sembra una statua.