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718 Chi l’ha detto [1982-1986]


1982.   Io son ricco, e tu sei bella.

è la canzone della Nina gondoliera nell’opera comica L’Elixir d’Amore, parole di Felice Romani, musica di Donizetti (a. II, s1. 1); dove, alla sc. 3 dell’atto medesimo, si trova pure la frase:

1983.   Anche questa è da contar.

ma era già nel dramma giocoso di Angelo Anelli, L’Italiana in Algeri, musica del Rossini (a. II, sc. 10). I versi:

1984.   Il suon dell’arpe angeliche
Intorno a me già sento!

sono del Poliuto, tragedia lirica di Salv. Cammarano, musica di Donizetti (a. III, sc. 4 e 5).

E qui cade in acconcio dire qualche parola di quest’altro notissimo librettista, il cui nome tante volte è tornato su queste pagine. Salvatore Cammarano nacque in Napoli nel 1801 e vi morì nel 1852. Cominciò nel 1834 a battere le orme del Romani scrivendo melodrammi per Donizetti, per Mercadante, per Verdi; e se il Romani fu poeta senza temere confronti, il Cammarano fu librettista per eccellenza. Egli visse dei suoi versi, che componeva passeggiando sotto il colonnato di S. Francesco di Paola di frónte al Palazzo Reale, dove, quando lo vincea la stanchezza, soleva appoggiarsi ad una di quelle colonne, così che una volta vi fu trovato addormentato. Scrisse quarantotto libretti, l’ultimo dei quali fu il Trovatore, che non aveva ancora compiuto quando una penosa malattia, che lo tormentava da molti mesi, e che poco tempo appresso lo condusse alla tomba, l’obbligò a tralasciare il lavoro, cui fece dare l’ultima mano dal suo amico Leone Emanuele Bardare. Appunto dal Trovatore tolgo due citazioni:

1985.   Un accento proferisti
Che a morir lo condannò.

(a. I, sc. 5).

1986.   di quella pira - l’orrendo fuoco
     Tutte le fibre - m’arse, avvampò!

(a. III, sc. 6).