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[1968-1971] Frasi d’intercalare comune 713


1968.   Chi fa trenta, può far trentuno.

che il Giusti registra nella sua Raccolta di proverbi toscani, dandolo come equivalente all’altro: Chi ha fatto il più, può fare il meno.

1969.   Et ego in Arcadia.1

è scritto in un quadro del pittore modenese Bartolomeo Schedoni, o Schidone (1570?-1615). Il quadro, che era prima nella galleria Sciarra Colonna in Roma, rappresenta due giovani pastori che tengono un teschio e lo guardano attentamente: sotto al teschio si legge il motto citato, che fu ripetuto da Nicola Poussin in uno dei suoi meravigliosi paesaggi, scrivendolo sopra una tomba. Questa tela, che è una fra le migliori del Pussino, si ammira oggi al Louvre, e una copia più in piccolo è nella privata galleria del Duca di Devonshire; e riprodotta a bassorilievo da Paolo Lemoyne adorna il sepolcro che al Pussino medesimo fu eretto dal Visconte di Chateaubriand nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina di Roma.

Il Delille così tradusse questo motto nel suo poemetto Les Jardins:

Et moi aussi je fus pasteur dans l’Arcadie.


Anche molti letterati tedeschi, come Wieland, Weisse, Herder, Schiller, Merkel, Goethe, Hoffmann, se lo appropriarono, introducendolo nelle loro poesie o facendone l’epigrafe delle loro opere: per maggiori ragguagli rimando al libro del Büchmann (ed. 1007, Pag- 444).

Da due autori tragici moderni togliamo queste due citazioni:

1970.   Dammi, dammi quel ferro.

che sono le parole che grida Elettra alla madre nella tragedia Agamennone di Vittorio Alfieri (a. V, ic. 6); e

1971.   Lisandro, siedi, e libero m’esponi
Di Sparta amica od inimica i sensi.

  1. 1969.   Anch’io vissi in Arcadia.