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668 Chi l’ha detto


gende répandue avant la guerre et suivant laquelle l’Italien était mauvais soldat: la légende a son origine dans la tenue médiocre des troupes napolitaines à l’époque de l’expédition des Mille. Le soldat italien, au contraire, s’est montré bon combattant au cours de la dernière guerre, en dépit de revers dus avant tout à des fantes de commandement: Caporetto n’est pas plus déshonorant que Morhange. Mais la légende était trop ancrée: le peuple (civils ou mobilisés) n’admet pas que les faits contrecarrent des opinions arrêtées, et il n’accepte que des récits qui les confirment. Encore au mois de juillet 1918, un gendarme de Modane me racontait qu’à la récente offensive sur la Piave, les Italiens avaient commencé par s’enfuir, mais, arrêtés par des mitrailleuses françaises, ils étaient alors partis de l’avant. Semblables rumeurs n’ont jamais été propagées sur le compte des Américains, dont la réputation était aussi faite à l’avance, mais dans un tout autre sens» (pag. 41-42).

Pur troppo neppure in Italia è mancato chi non ha voluto esser da meno degli stranieri; e quando dopo la pubblicazione della relazione della Commissione d’Inchiesta, Dall’Isonzo al Piave, più volte ricordata, che riabilitava il buon nome del fante italiano e incolpava il Comando Supremo del disastro, sorse nel paese una poco opportuna polemica, un articolo firmato Scalarini nell’Avanti! del 7 settembre 1919 diceva: «Devo dire anch’io il mio debol parere? Il mio debol parere è questo: che gli italiani la guerra la fanno malvolentieri. Ci vanno, sfido io! Se no, vengono i carabinieri a prenderli: ma quando capita l’occasione, piantano baracca e burattini, e tornano indietro. Così è avvenuto a Caporetto. Dare la colpa a Cadorna, è una ingiustizia bell’e buona». La confessione esplicita dell’Avanti! - veniva assai giustamente commentata dal Popolo d’Italia con queste parole: «Confessione preziosa. Per quei soldati - quelli dell’Avanti! - la “baracca” è l’Italia e i “burattini” sono i vecchi, le donne, i bambini che quei soldati avevano il compito di difendere dagli aggressori. Senonchè “quei soldati” erano i soldati del “Pus”, i caporettisti autentici e così ben fotografati da Scalarini. Ma c’erano anche degli altri soldati, i nostri, e quelli erano.... al Piave», e ci erano nel giugno ’18 e lo varcarono nell’ottobre, vendicando Caporetto a Vittorio Veneto. Più sereno, e a parer mio giusto in generale con qualche riserva su certi particolari è il giudizio di G. Prezzolini, acuto