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652 | Chi l’ha detto | [1863-1865] |
1863. Union sacrée. 1
detta dal ministro Viviani alla Camera franc. il 22 dic. 1914;
1864. Le front unique. 2
(questa è di Aristide Briand, presidente del Consiglio, che nel suo viaggio a Roma nel febbraio 1916 avrebbe raccomandato l’unique front dans l’unique bataille);
1865. Le plan incliné. 3
(fu una bella metafora del generale Foch per indicare il fatale e
infallibile avvicinarsi della vittoria: Nous descendons maintenant un plan incliné, egli avrebbe detto prima di iniziare la grande battaglia delle Fiandre del settembre 1918; si veda la testimonianza di Poincaré nella Revue des Deux-Mondes, fasc. del 1° giugno 1920, pag. 711); e poi la paix blanche; la vague de paresse (metafora tolta dalla frase già antica nell’uso militare, la vague d’assaut: si veda un articolo di J. Méline nella Revue hebdomadaire del 25 novembre 1919) ecc. ecc. Molte di queste frasi indubbiamente resteranno nel parlare corrente, come resteranno nel vocabolario parole come boche, poilu, embusqué: l’imboscato ha ormai preso cittadinanza anche in Italia, dove i soldati nostri, con saporosa arguzia, dissero anche ciclamino, filugello, salesiano (cioè dell’ordine fondato dal ven. Bosco!) e dove si è creata anche una frase scherzevole e arguta, le bois de Bologne, nata quando a Bologna, dopo che il fronte si era arretrato alla Piave, il gran numero degli uffici militari di retrovia aveva fatto la fortuna di migliaia d’imboscati. Noi avevamo anche, sin dal tempo delle feroci polemiche fra neutralisti e interventisti, la pittoresca parola di panciafichista, inventata dal povero Luigi Bertelli (Vamba: però, fra le molte parole foggiate espressamente fra noi, la più graziosa è il fifhaus (fifa o meglio fiffa è voce del dialetto milanese, passata nel gergo militare e vuol dir paura) per indicare i rifugi per gli osservatori e gli altri ufficiali dei comandi. Noi poi abbiamo dato alla Francia