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624 | Chi l’ha detto? | [1836] |
della mentalità dei generali sentirebbe di dover fare un’eccezione di più». E molte sarebbero le frasi degnissime di essere registrate in questo capitolo, se appunto la poca conoscenza che se ne ha fuori dell’ambiente militare non avesse impedito che diventassero popolari.
Non minore è la fama, sia come condottiero, sia come efficace e singolarissimo oratore, del generale Gaet. Ettore Giardino, il comandante dell’Armata del Grappa. È sua la tipica frase
1836. Ricordare la guerra.
che è il titolo di un discorso tenuto da lui a Milano nel Salone del Conservatorio il 19 marzo 1919 per invito del Comitato «Onoriamo l’Esercito», e si trova anche ripetuta di frequente nel testo del discorso. Ma fu lui il primo a dirla? Un giornale milanese del tempo affermava che era «il motto famoso dell’ammiraglio Makaroff» ma su questo non ho maggiori notizie. Anche del generale Giardino si hanno mirabili proclami, non tanto facilmente dimenticati: varrebbe per tutti quello del 18 giugno 1918 in cui il generale si rivolge «Ai miei soldatini dell’Armata del Grappa» e dopo averli lodati per la battaglia del 15 in cui essi avevano «compiuto azioni da grandi soldati» e avevano «riportato sul nemico una bella e grande vittoria, per il nemico sanguinosa», esalta il fatto che il servizio d’ordine stabilito a tergo delle nostre linee non aveva avuto «durante l’infuriare delle artiglierie e delle fanterie nemiche nella lunga battaglia.... da prendere e da ricondurre neppure un uomo in tutta l’armata»; e conclude: «Figli miei! Io non posso che dirvi: bravi! e rilasciarvi questo diploma d’onore. Ma vi addito tutti all’ammira/ione ed all’amore della Patria!». Del resto tutti belli questi ordini del giorno del generale Giardino. Eccone uno dei giorni indimenticabili di Vittorio Veneto, del 30 ottobre 1918, alla fine della sesta giornata di combattimenti, quando il nemico per parare i furiosi assalti dell’armata del Grappa dovè fare accorrere le riserve, indebolendo gli altri settori: «Comprendete ora, soldati del Grappa, quello che avete fatto in questi giorni col vostro valore e col vostro sangue? Il vostro generale ve ne ringrazia e vi dice ancora una volta: bravi! Ma il vostro generale, sicuro di voi, vi dice anche: Attenti e pronti ancora,