Pagina:Chi l'ha detto.djvu/642

610 Chi l’ha detto? [1819-1820]


date e sono fornite di mitragliatrici. Se si vorrà dunque dare l’assalto - conchiuse l’on. Salandra sorridendo - è naturale che si sparerà anche dall’automobile’’. - L’on. Soleri che pure era presente, riferì la frase allo stesso modo, aggiungendo: “Fu risposto che la politica era estranea al passo dei deputati e che a suo tempo l’opera del Governo sarebbe stata liberamente discussa nella lode e nel biasimo che meritava”. - Certo è che a Montecitorio non si parlava di altro: ed era nell’impressione generale che assalto alla diligenza e automobile blindata sarebbero andati ormai a far parte dell’archivio delle frasi parlamentari storiche....».

Anche l’on. Vittorio Emanuele Orlando ha al suo attivo alcune frasi famose, dette, la prima mentre era ancora ministro guardasigilli nel ministero presieduto dal Salandra e le altre quando era presidente del Consiglio in successione del venerando Boselli. La prima è la frase notissima, che ben fa riscontro all’ antipenultima testè citata dell’on. Salandra, la

1819.   Guerra giusta e necessaria.

che si trova nel discorso pronunciato a Palermo il 21 novembre 1915: «In questa guerra che noi accettammo, non perchè breve, facile e sicura, ma perchè, sapendola invece terribile e lunga, era guerra giusta e necessaria, qualche cosa è avvenuto onde il pensiero si esalta e il cuore si gonfia di commozione. Pensate: tutti gl’Italiani per tutta l’Italia!» (V. E. Orlando, Discorsi per la guerra, Roma 1919, Biblioteca dell’«Eloquenza», pag. 30). La frase, altamente significativa, fu assunta come titolo del discorso, il quale appunto con tale titolo fu subito stampato nella Collana Colitti di Conferenze e Discorsi, n. 3 (Campobasso, 1915). Il concetto della «guerra giusta e necessaria», fu ribadito nel discorso dell’on. Salandra, detto alla Camera dei Deputati nel dicembre successivo: «Lo svolgersi degli eventi, fausti ed infausti, ci ha sempre più persuasi della necessità e della giustizia della nostra guerra, senza la quale saremmo rimasti irremissibilmente menomati negli interessi, e, quel che è peggio, nella dignità, nell’ onore della Nazione».

Delle frasi dette dall’Orlando capo del governo, la più nota è:

1820.   Resistere! resistere! resistere!