Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
584 | Chi l'ha detto? | [1752] |
al nostro proverbio, ma più direttamente derivato dalla sentenza latina, Through obedience learn to command, è popolare in Inghilterra in tale forma, perchè è scritto nella grande aula dell’Accademia Militare di Woolwich (fondata nel 1741).
Come nobile esempio di obbedienza ricorderò anche il famoso:
1752. Obbedisco.
«Il 3 agosto la sospensione d’armi era prolungata di un’altra settimana, e il 10 [no, il 9] dello stesso mese il generale Garibaldi riceveva dal generale La Marmora il seguente telegramma: «Considerazioni politiche esigono imperiosamente la conclusione dell’armistizio per il quale si richiede che tutte le nostre forze si ritirino dal Tirolo, d’ordine del Re. Ella disporrà quindi in modo che per le ore quattro antimeridiane di posdimani 11 agosto le truppe da lei dipendenti abbiano lasciato le frontiere del Tirolo. Il generale Medici ha dalla sua parte cominciato i movimenti.»
«Quale scossa abbia provato in quel momento il cuore dell’Eroe, lo storico può indovinarlo, ma affermarlo con certezza non può. Forse le vergogne immeritate di Custoza e di Lissa; la Venezia accettata come una elemosina dalle mani straniere; il Trentino perduto; Trieste abbandonata; il confine orientale d’Italia aperto da tutte le parti; tanto eroico fiore di giovani vite inutilmente sacrificato, tutto ciò passò come nembo di foschi fantasmi sull’animo di Garibaldi e vi suscitò in tumulto i pensieri da anni soffocati dell’antica rivolta; ma al tempo stesso un pensiero più alto, uno spettro più terribile si levò contro lo stuolo dello maligne tentazioni e le fugò in un istante. Garibaldi non tradì nemmeno ai più intimi la sua interna tempesta: tranquillo prese la