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[1669] Scienze e lettere, poesia, ecc. 557


È anche famosa nella storia della filosofia la frase:

1669.   Cogito, ergo sum.1

enunciata da Réné Descartes nei Principes Philos. (I, 7 e 10) e che divenne l’assioma fondamentale della filosofia cartesiana: vedasi anche il Discours de la Méthode pour bien conduire sa raison. Le fonti di questa sentenza potrebbero trovarsi nel ciceroniano Vivere et cogitare (Tuscul. quæst., cap. V, § 38) e soprattutto in un passaggio dei Soliloquia di S. Agostino: «R. Tu qui vis te nosse, scis te esse? — A. Scio. — R. Unde scis? — A. Nescio. — R. Simplicem te sentis an multipliem? — A. Nescio. — R. Moveri te scis? — A. Nescio. — R. Cogitare te scis? — A. Scio. — R. Ergo verum est cogitare te. — A. Verum.» (Soliloquia, lib. II, cap. 1).

Ma Descartes concepì e svolse il principio che è cardine della sua filosofia, indipendentemente da ogni studio della dottrina agostiniana, che forse gli era nota solo imperfettamente. Infatti egli scriveva nel 1640 a chi lo aveva avvertito della corrispondenza della sua dottrina filosofica con il passo citato dei Soliloquia: «Vous m’avez obligé de m’avertir du passage de saint Augustin auquel mon “je pense donc je suis” a quelque rapport; je l’ai été lire aujourd'hui en la bibliothèque de cette ville, et je trouve véritablement qu’il s’en sert pour prouver la certitude de notre être.... et c’est une chose qui de soi est si simple et si naturelle à inférer qu’on est, de ce qu'on doute, qu’elle aurait pu tomber sous la plume de qui que ce soit; mais je ne laisse pas d'être bien aise d’aoir rencontré avec saint Augustin.»

Correlativo del principio Cogito ergo sum è l'altro nel quale il Cartesio s'avvicinò di più alla forma dialettica di S. Agostino, e che si ritrova in molti luoghi delle opere cartesiane ma specialmente nell’opuscolo Inquisitio veritatis per lumen naturale:

«Dubito ergo sum, vel quod item est, cogito ergo sum.»

Si può consultare per la storia di questa sentenza filosofica una dissertazione di Ludwig Fischer stampata a Wiesbaden nel 1890.

Un illustre filosofo tedesco, Emanuele Kant, è il creatore di una frase oggi usata e abusata, il

  1. 1669.   Penso, dunque esisto.