Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[1601-1604] | Schiettezza, verità, bugia, simulazione, ecc. | 537 |
infatti nel trattato De divinatione (lib. II, § 24) dice: «Vetus autem illud Catonis admodum scitum est, qui mirari se aiebat, quod non rideret haruspex, haruspicem cum vidisset.» Nota che Cicerone nel De Natura Deorum (lib. I, § 26) ripete lo stesso detto, senza fare però menzione di Catone, con le seguenti parole: «Mirabile videtur, quod non rideat haruspex, cum haruspicem viderit; hoc mirabilius, quod vos inter vos risum tenere possitis.»
Parente molto prossima dell’impostura è l’adulazione, contro di cui fu detto:
1601. Détestables flatteurs, présent le plus funeste
Que puisse faire aux rois la colère céleste. 1
1602. On ne loue d’ordinaire que pour être loué. 2
1603. Lui sfolgorante in soglio
Vide il mio genio e tacque.
E a proposito di simulazione, dissimulazione e vizi affini, ecco alcune belle massime spigolate dalla stessa classica raccolta del duca Francesco de la Rochefoucauld (n. 1613, m. 1680):
1604. La vérité ne fait pas tant de bien dans le
monde, que ses apparences y font de mal.3