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[1414-1416] | Regole pratiche diverse | 479 |
buire loro. Esse vogliono dire che se è lecito di aspirare a un fine, è pure lecito di adoperarsi per conseguirlo. Se, ad esempio, la ricchezza in sè stessa è bene lecito, è lecito, per la casuistica morale, di lavorare per acquistare la ricchezza. Questo non vuol dire che per arricchirsi sia permesso di valersi di mezzi disonesti, poichè non è detto che il fine lecito legittimi l’uso di ogni mezzo anche se illecito, cioè la violazione di altre leggi morali alle quali non si deroga espressamente: e le eccezioni non possono essere sottintese. Queste opinioni dei teologi non sono dunque che esercitazioni casuistiche: e più facile sarebbe di trovare l’insegnamento malvagio in altre sentenze apparentemente più innocenti, p. es. in questa di Plauto:
1414. Qui e nuce nucleum esse volt, frangit nucem.1
Il proverbio:
1415. Point d’argent, point de Suisse.2
secondo il Kirchhofer (Wahrh. u. Dichtung, Samml. Schweiz. Sprichw., Zürich, 1824, pag. 113) fu coniato dai Francesi in dispregio degli avidi mercenari svizzeri; invece l’Harrebomée (Sprech woordenboek der Nederl. taal, Utrecht, 1858-66, to. I, pag. 218) narra che nel 1521 i reggimenti svizzeri che erano ai servigi di Francesco I, non ricevendo la paga da vario tempo, si accomiatarono da lui proprio con quelle parole. Vedi anche il Deutscher Sprichwörter-Lexikon del Wander sotto la voce Geld, n. 765. Il motto si è prestato a molte facete imitazioni e parodie, per esempio quella di Théophile Gautier che nel 1835 scriveva al suo editore Renduel che lo sollecitava a lavorare: Pas d’argent, pas d’idée.
1416. Il n’y a pas de héros pour son valet de chambre.3
Questa frase così vera e che ha fatto meritata fortuna, non è della Sévigné come fu detto, ma è di mad. Cornuel, una delle