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[1308-1310] Probità, onoratezza, fedeltà alle promesse 443


1308.             Sia pace ai frati
               Purchè sfratati:
          E pace ai preti
               Ma pochi e quieti:
          Cardinalume
               Non tolga lume:
          Il maggior prete
               Torni alla rete:
          Leggi o non re,
               L’ Italia c’è.






§ 59.

Probità, onoratezza, fedeltà alle promesse




1309.   Cada uno es hijo de sus obras.1

è proverbio, non soltanto spagnuolo, ma di tutte le lingue. Però gli spagnuoli vogliono trovarne le origini in ciò che dice della propria dama il Cavaliere dalla Trista figura nel Don Quijote (parte II, c. 32) : «Dulcinea es hija de sus obras» ; ma fu proprio Cervantes il primo a usare questa locuzione? Ma foss’egli, od altri, sta in fatto che il più bel titolo di nobiltà per un uomo è l’onore; e chi può vantarlo intatto, può trovare conforto anche nelle maggiori avversità, ripetendo col cavalleresco re Francesco I:

1310.   Tout est perdu fors l’honneur.2

A proposito di questo celebre motto, scriveva Chatraubriand negli Ètudes historiques (to. I. pag. 128): On ne retrouve plus l’ori-

  1. 1309.   Ognuno è figlio delle sue opere.
  2. 1310.   Tutto è perduto fuorchè l’onore.