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352 | Chi l’ha detto? | [1065-1066] |
port cette glorification de la destruction des hommes (Nouveau bruit).
«Et cette parole n’a pas seulement blessé les cœurs français, elle a été accucillie en Italie avec une émotion indescriptible (Interruptions).
«Oui, l’émotion a été telle en Italie qu’il n’y a eu qu’un cri d’indignation contre la France (Bruif).»
E veramente gli animi erano allora concitatissimi contro la Francia: ma tre anni dopo il fucile ad ago prussiano doveva fare le vendette delle meraviglie operate dallo Chassepot!
Si ritiene da molti che nel medesimo telegramma del De Failly, si trovi un’altra frase che fu pure rilevata:
1065. Toutes les troupes campèrent sur le champ de bataille.1
Ma è un errore: codesta frase si trova invece nel rapporto ufficiale mandato per posta dal De Failly l’8 novembre. Ma si sa bene che quel generale francese che mostrò di rispettare sì poco la verità, come poco rispettava i vinti anche se feriti, disse con quelle parole una vanitosa menzogna. Il campo di battaglia era Mentana stessa, dove i francesi non ardirono entrare, e per quella notte essi ne dormirono fuori.
È perciò inesatta pure la tradizione che vuole che il famoso telegramma fosse spedito da Mentana la sera medesima del 3, e che anc’oggi mostra in una villa presso il paese il tavolino sul quale il De Failly l’avrebbe scritto.
La storia parlamentare francese ci serba memoria anche di un’altra frase famosa, posteriore in tempo alle ultime citate:
1066. Se soumettre ou se démettre.2
Essa fu detta da Leone Gambetta nel conflitto sorto in Francia nel 1877 tra la maggioranza repubblicana della Camera da una parte, il Presidente Mac-Mahon, il ministro De Broglie-Fourtou e il Senato dall’altra. Il 15 agosto Gambetta pronunziò a Lilla in un