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348 Chi l’ha detto? [1062]


célèbre. Le Général des Jésuites ne l’a jamais prononcé devant le pape Clément XIV, puisqu’il lui fut impossible de l’entretenir depuis son élévation au siège de Pierre [ciò che ho trovato confermato anche da altri istorici]. Ces paroles sont tombées de la bouche de Clément XIII, lorsqu’en 1761 le Cardinal de Rochechouart, ambassadeur de France à Rome, lui demandait de modifier essentiellement les Constitutions de l’Ordre. On voulait un supérieur particulier pour les Jésuites français; alors le Pape, résistant à ces innovations proposées, s’écria: Qu’ils soient ce qu’ils sont ou qu’ils ne soient plus!»

In luogo di questa temeraria risposta si suole adoperare anche la frase più laconica:

1062.   Se no, no.

che risale alla vetusta costituzione aragonese. Finchè l’Aragona formò un regno distinto, l’autorità del re era molto ristretta, e le Cortes, che si adunavano ogni anno per deliberare sugli affari del paese, erano convocate pure straordinariamente all’avvenimento di ogni nuovo principe per ricevere da lui il giuramento di conservare intatti i loro fueros, o privilegi, e in ricambio gli prestavano giuramento condizionato di fedeltà. La formula di cui si sarebbe servito il Justiza o gran giustiziere nell’incoronare il novello re, così è riportata (Ant. Perez, Obras y relaciones, 1676, pag. 143): «Nosotros, que, cada uno por si, somos tanto como os, y que juntos podemos mas que os, os hacemos nuestro rey, con tanto que guardareis nuestros fueros; si no, no» (cioè, Noi, che individualmente siamo tanto quanto voi, e che riuniti siamo più potenti di voi, vi facciamo nostro re, a condizione che rispetterete i nostri privilegi; se no, no). I fueros aragonesi furono soppressi in parte da Carlo V, in parte da Filippo V: ma convien dire che questa formula non si trova in nessun corpo legale nè in alcun antico documento, per cui non è ritenuta autentica anche perchè la lingua del testo quale comunemente si riporta, non corrisponde al tempo al quale la si assegna, vale a dire fra il 1193 e il 1213. Un autore spagnuolo, Quinto, ha scritto su questo argomento un trattato Del juramento politico de los antiguos reyes de Aragon, dove sostiene che la suddetta formula fu inventata, forse non precisamente negli stessi termini, dal giure-