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6 | Chi l'ha detto? | [12-13] |
medievale; il romanzo della Beecher Stowe, La capanna dello zio Tom, ha spezzato le catene degli schiavi in America; le Mie prigioni di Silvio Pellico (pubbl. nel 1832) nocquero all’Austria
12. Più che la perdita di una battaglia campale.
Ma chi l’ha detto? La frase fu da taluni attribuita a Luigi Veuillot, direttore dell’Univers; il quale in un colloquio avuto sulla fine del 1849 col Metternich, gli avrebbe detto, a proposito del libro del Pellico, che «le résultat.... a été plus terrible pour l’Autriche qu’une bataille perdue» e il principe avrebbe risposto: «Je ne prétend pas le contraire» (Mélanges religieux, historiques, etc., 2me série, vol. VI, Paris, 1860, pag. 17 sgg.; si veda pure: Rinieri, Della vita di Silvio Pellico, vol. II, pag. 229, in n. e anche il Giorn. stor. d. lett. ital., v. 53, 1909, pag. 118, n. 3). Da altri la frase fu ascritta a Cesare Balbo (D’Ancona e Bacci, Manuale della letter. ital., V, 346), ma si potrebbe anche dire che sia di Giorgio Pallavicino il quale in un rapporto al Governo Austriaco, del 1837, scriveva: «La storia dello Spielberg, esagerata dagli uni, falsata dagli altri, riesce più dannosa al Governo di S. M. che la perdita di dieci battaglie»; si veda Sandonà, Contributo alla storia dei processi del Ventuno e dello Spielberg (Torino, 1911), pag. 370.
Insomma il mio libro non è che una paziente compilazione, che affido al benevolo esame, non degli ipercritici, non dei dotti, ma di tutti coloro, e sono i più, ai quali un bel giorno può fare diletto o la lettura o la memoria; quindi
13. Lungi da queste carte i cisposi occhi già da un secolo rintuzzati.
come scrisse il Parini in principio della dedicatoria Alla Moda che precede il Mattino. Esso contiene, e in larga misura, peccati di omissione o d’inesattezza; ma per quanto esso sia anche in questa redazione imperfetto, vi sarà talvolta chi potrà consultarlo con profitto, memore della sentenza di Plinio il vecchio (conservataci dal nipote in una lettera famosa in cui questi dà ragguaglio della vita e degli studi dello zio):