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[1032-1034] | Nazioni, città, paesi | 337 |
1032. C’est du Nord aujourd’hui que nous vient la lumière.1
Napoleone I, vari anni dopo, diceva a proposito della Russia e dei suoi destini, la frase famosa che si suole ripetere in questa forma:
1033. Dans cinquante ans, l’Europe sera républicaine ou cosaque.2
Essa si legge nel Mémorial de Sainte-Hélène del Conte de Las Cases. Ma Napoleone I, esaminando con Las Cases il 3 aprile 1816 le varie probabilità di una liberazione da S. Elena, più specialmente gli diceva che «enfin, une dernière chance, et ce pourrait être la plus probable, ce serait le besoin qu’on aurait de moi contre les Russes, car dans l’état actuel des choses, avant dix ans toute l’Europe peut-être cosaque, ou toute en république (sic): voilà pourtant les hommes d’Etat qui m’ont renversé» (ediz. di Parigi, 1842, pag. 454 del to. I). È singolare come il testo, che corre sulle bocche di tutti sia così differente, singolarissima poi la sostituzione dei cinquant’anni ai dieci, dovuta certamente a qualche bonapartista che volendo conservare la riputazione di profeta al suo idolo, pensò di rimandare di quarant’anni il giorno fissato per il compimento di una delle sue più notevoli predizioni politiche. Ma è ancora più singolare che questa sostituzione si sia fatta sulle parole di un libro così noto come il Memoriale di S. Elena. Si ha da dire forse che i libri più noti sono i meno letti, specialmente quando sono della mole indiscreta del Mémorial de Sainte-Hélène? Non sarei alieno dall’accogliere questa soluzione.
In ogni modo la profezia accenna a realizzarsi ma con grande ritardo e in una forma che Napoleone non aveva preveduto, poichè egli non aveva previsto i cosacchi repubblicani, anzi sovietisti. Egli però aveva sentito che il grande impero moscovita era realmente un
1034. Colosso dai piedi di creta
- ↑ 1032. È dal Nord che oggi ci viene la luce.
- ↑ 1033. Entro cinquant’anni l’Europa sarà repubblicana o cosacca.
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