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[1028-1029] | Nazioni, città, paesi | 335 |
si trova in una piccola poesia firmata Ximénez su L’ère républicaine pubblicata nel Calendrier républicain del 5 ottobre 1793 nella quale è detto:
Attaquons dans ses eaux la perfide Albion.
Que nos fastes s’ouvrant par sa destruction
Marquent les jours de la victoire.
Certo essa è frase francese: antica, infatti, fu l’antipatia della Francia verso l’Inghilterra, cui ci lega invece una tradizionale amicizia la quale però non risale oltre gli anni epici del Risorgimento, poichè anteriormente i sentimenti anche in Italia erano, in generale, ostili all’Inghilterra, per riflesso dei rancori francesi. Ne dava un saggio il signor Domenico Guerri pubblicando nel fasc. 224-225 del Giornale storico della Letteratura italiana, vol. LXXV, 1920, pag. 334 un sonetto estemporaneo fatto con rime obbligate dal famoso improvvisatore Tommaso Sgricci la sera del 9 marzo 1825 in una conversazione, e nel quale egli vede in sogno Megera che fabbrica un Inglese pestando in un mortaio:
Cor di volpe, di falco unghie, d’insano
Leone il fiel, membri di cane, un vano
Teschio d’asino....
1028. L’Inghilterra è la sola amica d’Italia.
1029. Non Angli sed Angeli.1
- ↑ 1029. Non Angli ma Angeli.