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4 | Chi l'ha detto? | [5-7] |
Vi sono pure delle frasi scherzevoli e facete; e anzi sono stato meno parco nell’ammettere queste che le altre, poichè bisognava pur alleviare la gravità della materia, e rendere il libro, di per sè così arido, di lettura un poco più facile, memore del precetto oraziano:
5. Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci,
Lectorem delectando, pariterque monendo1
La metafora contenuta nelle tre prime parole ha origine dall’uso che nei primi tempi della repubblica le votazioni nei comizii si facevano nel modo seguente: ogni cittadino entrando nel recinto assegnato alla sua tribù o alla sua centuria dava il voto ad un ufficiale posto all’ingresso dello steccato, e questi lo notava segnando un punto di fronte al nome del candidato cui spettava, in una tavoletta che portava i nomi di tutti i candidati; quindi la frase omne tulit punctum, significa riportò tutti i voti.
Quanto alle facezie auguro ai miei lettori di non abusare di questa pericolosa mercanzia; non dimentichino essi che:
6. Diseur de bons mots, mauvais caractère2
e non vogliano essere di quelli, ai quali può attribuirsi il melanconico coraggio di ripetere con Quintiliano:
7. Potius amicum quam dictum perdidi3
A molte di siffatte sentenze il popolo che le usa, ha dato significato ben diverso dall’originario, e perciò parecchie volte in bocca altrui udrai ripetute per celia o per ischerno frasi che i loro autori scrissero con la massima serietà. Questo del resto segue anche in altri campi; e più fiate converrà dare ad alcuna frase un’inter-