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4 Chi l'ha detto? [5-7]

Vi sono pure delle frasi scherzevoli e facete; e anzi sono stato meno parco nell’ammettere queste che le altre, poichè bisognava pur alleviare la gravità della materia, e rendere il libro, di per sè così arido, di lettura un poco più facile, memore del precetto oraziano:

5.   Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci,
Lectorem delectando, pariterque monendo1

(Orazio, Arte poetica, v. 343-4).

La metafora contenuta nelle tre prime parole ha origine dall’uso che nei primi tempi della repubblica le votazioni nei comizii si facevano nel modo seguente: ogni cittadino entrando nel recinto assegnato alla sua tribù o alla sua centuria dava il voto ad un ufficiale posto all’ingresso dello steccato, e questi lo notava segnando un punto di fronte al nome del candidato cui spettava, in una tavoletta che portava i nomi di tutti i candidati; quindi la frase omne tulit punctum, significa riportò tutti i voti.

Quanto alle facezie auguro ai miei lettori di non abusare di questa pericolosa mercanzia; non dimentichino essi che:

6.   Diseur de bons mots, mauvais caractère2

(Pascal, Pensées morales, I p., art. IX, n. xxii).

e non vogliano essere di quelli, ai quali può attribuirsi il melanconico coraggio di ripetere con Quintiliano:

7.   Potius amicum quam dictum perdidi3

(De institut. orat., lib. VI, cap. 3, § 28).

A molte di siffatte sentenze il popolo che le usa, ha dato significato ben diverso dall’originario, e perciò parecchie volte in bocca altrui udrai ripetute per celia o per ischerno frasi che i loro autori scrissero con la massima serietà. Questo del resto segue anche in altri campi; e più fiate converrà dare ad alcuna frase un’inter-


  1. 5.   Ottiene la generale approvazione chi unisce l’utile al dolce, dilettando e istruendo al tempo stesso il lettore.
  2. 6.   Chi è solito di dire frasi spiritose, ha cattivo carattere.
  3. 7.   Preferii rinunziare ad un amico anzichè ad un motto.