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[949-953] Nazioni, città, paesi 301


Ebbe l’Italia per molti secoli il vanto di essere la terra della musica e dell’armonia: un appassionato poeta francese lo confessava nei versi famosi

949.                                 ....Harmonie! Harmonie!
Langage que pour l’amour inventa le génie!
Qui nous vins d’Italie et qui lui vins des cieux!1

(Musset, Le Saule, fragment, I, nelle Premières poésies. -
E anche in: Lucie, élégie, nelle Poésies nouvelles).

Anche nell’opera buffa Tutti in maschera del maestro Carlo Pedrotti, rappresentata per la prima volta a Verona nel 1856, una canzone comincia:

950.   Viva l’Italia terra del canto.

e del resto il magico inno di Garibaldi (del poeta Luigi Mercantini) chiama l’Italia:

951.   La terra dei fiori, dei suoni e dei carmi.

Il poeta aggiunge il voto ch’ella torni, qual era prima, la terra dell’armi, poichè all’Italia de’ suoi tempi potevano ancora appropriarsi le parole che il Niccolini pone in bocca a un gentiluomo veneziano del sec. xvii, ma col pensiero alla età presente:

952.                                           .... Italia giace
Dall’armi, e più da’ suoi costumi oppressa;
Nulla ritien degli avi e tutto apprese
Dai suoi nuovi tiranni.

(Antonio Foscarini, tragedia, a. I. sc. 1).

Si può fare per l’Italia anche un altro voto, più prosaico, ma non senza importanza, cioè che si applicare a lei sul serio le parole:

953.   Ricca è l’Italia, ma ricca assai.


  1. 949.   Armonia, armonia, linguaggio inventato dal genio umano per uso dell’amore, ci venisti dall’Italia, dove eri venuto dal cielo.