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[886-889] | Morte | 283 |
L’altro nostro maggior poeta, in una delle canzoni in vita di Madonna Laura (num. XVI secondo la numeraz. del Marsand: XX secondo il Mestica) che comincia: Ben mi credea passar mio tempo ormai (str. 5). scrisse la nota sentenza:
886. [Ch’] Un bel morir tutta la vita onora.
che un filosofo prudente parodiò nel verso non meno noto:
....un bel fuggir salva la vita ancora.
(Lippi, Malmantile racquistato, XI cantare, ott. 13).
Suo è pure il verso col quale Laura rimpiange la sua morte precoce:
887. E compie’ mia giornata inanzi sera.
n. XXXIV, secondo il Marsand, CCLXI
dell’ed. Mestica, comin.: Levommi il mio
pensier in parte ov’era).
di cui si rammentò il Giusti nei melanconici versi All’amica lontana str. 18):
Se lo spirito infermo e travagliato
Compirà sua giornata innanzi sera,
Non sia dimenticato
Il tuo misero amante....
ed ugualmente del Petrarca è la terzina seguente:
888.
O ciechi, il tanto affaticar che giova?
Tutti torniamo a la gran madre antica,
E il nome nostro a pena si ritrova.
L’Ariosto mi offre i due versi:
889. ....Sarebbe pensier non troppo accorto,
Perder due vivi per salvare un morto.
che stanno nel celebre episodio di Cloridano e Medoro; e il Tasso la nota sentenza: