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[803-804] | Maldicenza, invidia, discordia, odio | 259 |
vittoriosa l’importò fra le popolazioni vinte, le quali non l’accettarono senza resistenza, più spesso manifestata col sarcasmo. Una canzone popolare napoletana del tempo della reazione del 1799 (ricordata dal D’Ancona, Poesia e musica popolare italiana nel secolo XIX, in Ricordi ed Affetti, Milano, 1902) diceva:
È venuto lo Francese
Co ’no mazzo de carte ’mmano
Liberté,
Égalité, Fraternité....
Tu rrubbi a mme, io rubbo a tte.
E anche l’ultimo verso è diventato popolare! e come!...
§ 43.
Maldicenza, invidia, discordia, odio
Lasciamo andare la piccola maldicenza, trattenimento sì dilettevole anche per coloro che vogliono parerne più schivi; e umana n’è la ragione:
803. Si nous n’avions point de défauts, nous ne prendrions pas tant de plaisir à en remarquer dans les autres.1
ma che nondimeno è pericoloso esercizio, poichè
804. Maledicus a malefico non distat nisi occasione.2