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xxii A chi legge

comodamento. Sono anche frequenti quelle frasi che si ripetono, sia per scherzo sia per errore di interpretazione, dovuto talora ad una illusione dell’orecchio, in un significato al quale i rispettivi autori non si sognavano di pensare, cioè ben diverso da quello che originariamente avevano; e basti citare per tutte i biblici Beati pauperes spiritu, Non in solo pane vivit homo1, Salutem ex


    sino dentro all’atrio del Quirinale, potei udire questa esclamazione e notare il suo gesto: nell’una e nell’altro nessun accento o significato di grandezza. Vittorio Emanuele aveva l’aria oltremodo annoiata, il vecchio Lamarmora era imbronciato. Infatti pioveva e, malgrado la pioggia, per mostrarsi al popolo erano venuti dalla stazione col mantice della carrozza abbassato». Ma questa insinuazione acrimoniosa è contrastata dall’affermazione che a me sembra assai più attendibile, di Giuseppe Manfroni, il famoso commissario di P. S. di Borgo, che nelle sue memorie, scritte in forma di diario, subito dopo gli avvenimenti e quindi degne della maggior fede, dopo aver parlato dell’ingresso solenne e ufficiale di Vittorio Emanuele in Roma (2 luglio 1871) e dell’«accoglienza delirante» fattagli, prosegue: «Siamo a Roma e ci resteremo. Ecco le parole che Vittorio Emanuele ha detto ai sindaci della Provincia, venuti a fargli omaggio. Ma ha aggiunto altre parole gravi, che mi sono state riferite da uno che l’ha udite coi propri orecchi: esse suonano un po’ diverse da quelle che i giornali comunemente hanno riferito ecc.» (Manfroni, Sulla soglia del Vaticano, 1870-1901. Vol. I. Bologna, 1920, a pag. 73). La questione è dunque tuttora indecisa, benchè le maggiori probabilità siano per l’autenticità della frase: tuttavia sarebbe per ora imprudente di pronunciarsi recisamente in un senso o nell’altro.

  1. Non ho potuto spiegare a suo luogo nel testo, citando questa frase (n.º 1609) come nei due luoghi della Bibbia dove essa ricorre, il suo significato sia ben diverso da quello che le si dà comunemente. Nel Deuteronomio (cap. VIII, v. 3) è detto che Dio mandò agli Ebrei