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[681] Governo, leggi, politica 217

qualche istanza dai fedeli. Una circolare della S. Inquisizione in data del 30 luglio 1886 spiegava la frase comunicando avere il S. Padre, udito il parere degli Inquisitori generali, ordinato dichiararsi che non expedire prohibitionem importat (Acta Sanctae Sedis, vol. XIX. pag. 94). D’allora in poi con le parole Non expedit s’intese senz’altro l’astensione dei cattolici dalle urne. Un bell’articolo firmato Eufrasio e intitolato Il «non expedit», nella Nuova Antologia, del 1° settembre 1904, pag. 81-100, fa la storia di questa frase e della precedente. Per la storia pure ricorderemo che il non expedit ha cessato di aver vigore con le ultime elezioni generali politiche del 16 novembre 1919. L’Avvenire d’Italia, giornale politico di Bologna, nel numero 308 degli 8 novembre attestava che proprio in quei giorni un’autorità ecclesiastica aveva posta la formale domanda se fosse lecito o no ai cattolici italiani di accedere alle urne politiche, e «la S. Penitenzieria aveva risposto affirmative, senz’alcuna limitazione o riserva»: e l’Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano, nel num. del 10-11 successivo, dopo avere riportata integralmente l’informazione dell’Avvenire d’Italia, aggiungeva di suo: «Anche a noi consta dell’esistenza di questo responso della Sacra Penitenzieria».

E con questo lasciamo da parte la politica che non è una bella cosa e nemmeno una cosa divertente anche se non è matematica, dappoichè:

685.   Die Politik ist keine exakte Wissenschaft. 1

disse Bismarck nella Camera Prussiana dei Signori il 18 dicembre 1863, e ripetè lo stesso concetto nella Camera Bassa Prussiana il 15 gennaio 1872, nel Reichstag il 15 marzo 1884 (Die Politik ist keine Wissenschaft, wie viele der Herren Professoren sich einbilden sondern eine Kunst, cioè: «La politica non è una scienza come molti signori professori si figurano, ma è un’arte»), e ancora nella Camera Bassa il 29 gennaio 1886.

  1. 685.   La politica non è una scienza esatta.