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196 Chi l’ha detto? [641-644]

641.   Misera contribuens plebs.1

che si trova nell’art. 37 del Decretum II, a. 1751 della Dieta Ungherese: «.... miseram .... contribuentem plebem gravantes exactiones» (Corpus Juris Hungarici, vol. 2, Tyrnaviæ 1751, pag. 424). Ma già misera plebs era stato detto da Orazio (Sat. I, 8, 10). Il Manzoni la chiama invece

642.   .... Un volgo disperso che nome non ha.

e il Carducci la disse:

643.   Santa canaglia.

nell’ode Nel vigesimo anniversario dell’VIII agosto MDCCCXLVIII (tra i Giambi ed Epodi):

                              ....Ma la plebe vile
                              Gridò: Moriamo.
               E tra ’l fuoco e tra ’l fumo e le faville
               E ’l grandinar de la rovente scaglia
               Ti gittasti feroce in mezzo a i mille.
                              Santa canaglia.


Ma egli stesso riconobbe di aver preso lo spunto dai due versi bellissimi di Auguste Barbier (ne La Curée):

               La grande populace et la sainte canaille
               Se ruaient à l’immortalité.


aggiungendo tuttavia che tale rimembranza gli era stata suggerita da un deputato del Parlamento italiano, quando dello sciopero politico bolognese nel marzo del 1868 disse non essere popolo ma canaglia che tirava sassi. Invece ad un uomo politico dei nostri giorni piacque di dirla con frase pure carducciana

644.   Fango che sale.

L’onor. Giuseppe Colombo, che fu ministro delle Finanze, in una conferenza tenuta a Milano nel ridotto della Scala la sera


  1. 641.   La povera plebe che paga.