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174 Chi l’ha detto? [580-582]


Ma, tant’è, io preferisco vedere i bambini ai loro giuochi, i giovanetti allo studio, gli uomini al lavoro, poichè

580.   Chaque âge a ses plaisirs, son esprit et ses mœurs.1

(Boileau, Art poétique, c. III, v. 374).

Ecco la gioventù, lieta, superba e confidente:

581.   Nos quoque floruimus, sed flos erat ille caducus, Flammaque de stipula nostra brevisque fuit.2

(Ovidio, Tristia, lib. V, eleg. VIII, v.19-20).

Dolce è il ricordo delle belle illusioni degli anni giovanili; e per molti non è possibile di riudire senza una certa lieve commozione la romanza

582.                  Oh de’ verd’anni miei.

cantata da Carlo V nell’Ernani, dramma lirico di F. M. Piave, musica di G. Verdi (Atto III, sc. I):
Oh de’ verd’anni miei
Sogni e bugiarde larve,
Se troppo vi credei
L’incanto ora disparve.
S’ora chiamato sono
Al più sublime soglio,
Della virtù com’aquila
Sui vanni m’alzerò.
E vincitor de’ secoli
Il nome mio farò.

Questi sono tra i pochi versi non tanto cattivi, del noto librettista Francesco Maria Piave (di Murano, 1810-1876); il quale, mediocre poeta di per sè, era poi veramente uno strumento cieco in mano del Verdi, che si valeva di lui a preferenza di ogni altro librettista, trovandolo docile e pieghevole anche col sacrificio del


  1. 580.   Ogni età ha i suoi piaceri, il suo spirito e i suoi costumi.
  2. 581.   Noi pure fiorimmo un giorno, ma quel fiore presto appassì.
    e la nostra fu fiamma di stoppa, fuoco passeggero.