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A chi legge | xiii |
bus non est disputandum. Ma forse credeva egli sul serio che si potesse attaccare a qualche classico romano la paternità di questo latinus grossus? Invero non è altro che una facezia scolastica del medio evo sul genere del Gratatio capitis facit recordare cosellas o del Non est de sacco ista farina tuo; e nessuno potrà mai sapere il nome dell’ignoto goliardo che primo la disse, come non si sa, nè si saprà mai, chi primo disse Melius est abundare quam deficere, o chi disse Promissio boni viri est obligatio, o l’autore degli infiniti brocardi giuridici: Neganti incumbit probatio; Potior tempore, potior iure; Testis unus, testis nullus; De minimis non curat praetor, ecc. Il cercare frasi siffatte nel mio repertorio è tempo perduto, e il lagnarsi di non trovarcele non è ragionevole: tanto varrebbe farmi colpa di non avere in queste pagine investigato chi sia l’autore di Moglie e buoi dei paesi tuoi, o di Meglio un fringuello oggi che un tordo domani1.
- ↑ Ho riunito in un volumetto che promesso da molto tempo è finalmente comparso nel 1911 fra i Manuali Hoepli, col titolo L’Ape Latina (pag. xv-353), e di cui è in corso di stampa una nuova edizione, una raccolta in forma di dizionario di 2588 frasi, sentenze, proverbi, motti, divise, locuzioni latine, ecc., vive nell’uso moderno; e perciò vi sono comprese quelle che dal presente volume furono escluse per le ragioni accennate o per altre. Esso è dunque un’utile integrazione del Chi l’ha detto?; e i benevoli lettori che fanno buon viso a questo mio libro, non dovrebbero essere sprovveduti neppure dell’altro. Cicero pro domo sua!
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