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126 Chi l’ha detto? [428-430]

che è traduzione del classico Respice finem. Molte volte chi si è accinto ad ardua fatica, superate facilmente le prime ovvie difficoltà, si trovò impotente di fronte alle seconde più gravi:

428.            Facilis descensus Averni.1

che è tolto da un pensiero del filosofo Bione riportato da Diogene Laerzio (lib. IV, cap. 7, n. 3, § 49). Il difficile è di ritornare! Attenti perciò a non largheggiare di vanti e di promesse, a non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, perchè non si abbia a ripetere il satirico verso:

429.   Parturiunt montes, nascetur ridiculus mus.2

(Orazio, Arte poetica, v. 139).

allusivo alla favola di Esopo, La montagna che partorisce, imitata anche da Fedro (lib. IV, fav. 22).







§ 25.



Esperienza





Credete a chi ha anni ed esperienza:

430.                       Experto credite.3

come dice un emistichio di Virgilio (Eneide, lib. XI, v. 283); ma era proverbio che si ritrova anche in altri classici (Silio Italico, VII, 395; Ovidio, Ars Amandi, III, 511; Fas., V, 674) e che il medio evo stemperò nella barbara formula scolastica:

Quam subito, quam certo, experto crede Roberto.

  1. 428.   Facile è la discesa all’Inferno.
  2. 429.   Partoriscono i monti, e nascerà un ridicolo topo.
  3. 430.   Credete a chi ha provato.