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112 | Chi l’ha detto? | [381-382] |
Ricorderete che Alessandro Dumas padre, nel dramma Les Mohicans de Paris, rappresentato per la prima volta alla Gaiéte il 20 agosto 1864, ha reso popolare questa frase ponendola in bocca a un poliziotto parigino, Jackal, che se n’è fatto una massima fondamentale. Vedi atto III, quadro V, sc. 7:
— «Il y a une femme dans toutes les affaires; aussitôt qu’on me fait un rapport, je dis: Cherchez la femme! On cherche la femme et quand la femme est trouvée....
— «Eh bien?
— «On ne tarde pas à trouver l’homme».
Vedasi anche il romanzo omonimo, vol. I, ai cap. 34 e 35. Qualcuno l’ha attribuita originariamente al noto Fouché, altri a De Sartine, luogotenente generale di polizia nel 1759, altri l’ha cercata nel Dialogue sur les femmes dell’abate Ferdinando Galiani: ma le origini si hanno a investigare più lontano, nientemeno che in Giovenale, il quale nelle Satire (sat. VI, v. 242-243) scrisse:
Nella Revue des Deux Mondes del 1º sett. 1845, Ch. Didier (nell’articolo intitolato L’Alpuxarra) cita un proverbio spagnolo molto grossolano che esprime la stessa idea, e aggiunge (pag. 822): «Le roi Charles III (1716-1788) en était si convaincu que sa première question en toutes choses était celle-ci: Comment s’appelle-t-elle?»
La Bibbia fa carico alle donne di condurre l’uomo, anche savio, alla perdizione:
381. Propter speciem mulieris multi perierunt.1
382. Vinum et mulieres apostatare faciunt sapientes.2
Certamente non c’è chi ignori quanto grandi siano la malizia e l’astuzia delle donne: