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[310-313] Cose fisiche 85


Il celebre attore inglese Barry Sullivan rappresentava il Riccardo III in un teatro secondario di Shrewsbury. Giunto alla famosa invocazione: «Un cavallo! un cavallo! il mio regno per un cavallo!», uno spettatore della platea gli grida: «Non le basterebbe un asino, signor Sullivan?» «Sì! — grida alla sua volta l’attore — passate dalla porta del palcoscenico».

Poveri asini, così pazienti, così umili, così utili, e così maltrattati! E con loro tante altre bestie avrebbero diritto di dolersi della cattiva reputazione che ingiustamente è fatta loro; eppure

310.   Les bêtes ne sont pas si bêtes que l’on pense.1

(Molière, Amphytrion, v. 108, prologue).

Ma lasciamo le cose animate e veniamo alle inanimate. Ogni volta che hai fra i piedi un sasso, non si dovrebbe dimenticare di chiederne il nome, se è vero che

311.      Nullum est sine nomine saxum.2

come disse Lucano (Pharsalia, IX, 973), il quale per altro intendeva parlare dei campi della Troade dove non c’era collina, nè rupe, nè promontorio che non fosse famoso per qualche classica memoria.

Se ti trovi dinanzi a una limpida e fresca sorgente, non dimenticarti delle

312.         Chiare, fresche e dolci acque.

ch’erano le acque della Sorga, affluente del Rodano, la quale insieme alla Durenza non lungi da Avignone chiude i colli sui quali nacque e visse Laura.

Dopo l’acqua il fuoco. Sul quale soggetto non mi sovviene che il verso di un noto melodramma:

313.                   Stride la vampa!...


  1. 310.   Le bestie non sono così bestie come si pensa.
  2. 311.   Non vi è sasso che non abbia il suo nome.