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Conclusione | 259 |
dalla scienza, ridiventerà ciò che può e dove essere, un organo imparentato con quello della scienza, ugualmente importante per la vita e per il progresso degli uomini.
L’arte non è un godimento, un piacere, nè un divertimento; l’arte è una grande cosa. È un organo vitale dell’umanità, che trasporta i concetti della ragione nel dominio del sentimento. Nel tempo nostro il concetto religioso degli uomini ha per centro la fratellanza universale e la felicità nell’unione. La vera scienza deve dunque insegnarci le diverse applicazioni di questo concetto alla vita; e l’arte deve trasportare questo concetto nel dominio dei nostri sentimenti.
Così l’arte ha dinanzi a sè un cómpito immenso: coll’aiuto della scienza e sotto la guida della religione deve fare in modo che quell’unione pacifica degli uomini, che ora non s’ottiene che con mezzi esteriori, tribunali, polizia, ispezioni, ecc., possa effettuarsi per il libero e gioioso consenso di tutti. L’arte deve sopprimere nel mondo il regno della violenza e della coercizione.
Ed è un cómpito a cui essa sola può soddisfare.
Essa sola può ottenere che i sentimenti