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Conclusione 251

che, come la storia e l’economia politica, s’occupano sopratutto di stabilire che l’ordine presente della vita sociale è appunto quello che è sempre esistito e che deve esister sempre, di modo che ogni tentativo di modificarlo ci si mostri illegittimo e vano. Un’altra sezione è quella delle scienze sperimentali, che abbracciano la fisica, la chimica, la botanica; queste scienze non s’occupano che di ciò che non ha alcun rapporto diretto colla vita, di ciò che è materia di pura curiosità, o anche di ciò che può contribuire a rendere più comoda l’esistenza delle classi superiori della società. Ed è per giustificare questa scelta arbitraria e mostruosa, fatta tra le diverse materie della conoscenza, che i nostri scienziati hanno inventato una teoria corrispondente appuntino a quella dell'arte per l’arte, la teoria della scienza per la scienza.

La teoria dell’arte per l’arte sostiene che l’arte consiste nell’occuparsi di tutti i soggetti che fanno piacere; la teoria della scienza per la scienza sostiene che la scienza consiste nell’insegnare tutti i soggetti interessanti.

E così accade che, delle due sezioni della scienza che s’insegnano agli uomini, l’una invece d’insegnare come gli uomini dovreb-